Arezzo 04 Luglio 2014
Il congresso nazionale potrà essere l’occasione per dibattere dei temi che ci stanno più a cuore per la sorte della nostra categoria, i temi sono diversi, previdenza, giovani, futuro della categoria..
Noi di Arezzo riteniamo sia importante in questo momento cercare di approfondire maggiormente la questione del futuro del nostro albo.
Dopo il fallimento del CO.GE.P.A.P.I. è necessario intraprendere un nuovo percorso che possa garantire un futuro a chi ancora ha molti anni di professione da svolgere.
Noi, stiamo verificando un costante calo di iscrizioni, inoltre i nostri albi sono praticamente disertati dai laureati triennali (abbiamo solo 4 iscritti laureati triennali), tant’è che qualcuno dei vecchi iscritti, che ha conseguito la laurea, ha preferito cancellarsi e andare a di scriversi all’ordine degli ingegneri albo B; Purtroppo i laureati triennali non comprendono che da noi avrebbero potuto costruire la loro professione del futuro; potevano cioè – come è avvenuto in Spagna – diventare proprietari della nostra eredità, purtroppo in Italia non sarà mai così, il titolo di ingegnere è sempre più ambito.
I motivi sono molteplici, forse perché di la si possono far chiamare Dott. Ing. (lo junior lo omettono quasi sempre), forse perché di la hanno competenze verticali e da noi un ingegnere industriale, per avere le medesime competenze deve superare una decina di esami di abilitazione (uno per ogni specializzazione)… e poi alla fine progettano pure loro, perché non è vero che non possono progettare da soli, possono progettare sistemi “standardizzati” che di fatto poi comprendono quasi tutto….
Quindi se pensiamo di poter salvare la nostra professione, ma soprattutto i nostri iscritti, dobbiamo pensare, per prima cosa la futuro dei nostri albi….
Che sia un futuro, che ci accasi in un altro ordine, mantenendo il ns. titolo le nostre specializzazioni (verticali rispetto agli latri ordini), e sopratutto le nostre competenze; Forse confluendo all’interno dell’ordine degli ingegneri, i quali ci ospiteranno come albo dei Periti i Industriali, senza fare sotto classi e senza diminuire o accorpare le competenze.
I periti industriali laureti potranno invece scegliere se stare nell’albo dei periti industriali tenuto presso l’ordine degli ingegneri o confluire all’interno della sezione b dell’ordine degli ingegneri.
O che sia un futuro in cui la ns. casa diventa quella dei triennali, che però dovranno trovare da noi le medesime caratteristiche che si possono trovare dagli ingegneri:
Titolo di Ingegnere iunior, con un solo esame competenze verticali, medesime competenze riconosciute in seno all’albo B degli ingegneri…. sarà mai possibile?
Percorrere la strada del bienni di specializzazione post diploma, non ci sembra molto appetibile, per più motivi, uno tra tutti, perché con un anno in più possono prendersi la laurea. Rammentiamo inoltre che i nostri corsi post diploma, (ITS) sono attualmente corsi di specializzazione sponsorizzati dalle azienda che vogliono formare tecnici da inserire in azienda….
Pensare di far iscrivere ancora diplomati quinquennali, va contro ogni logica anche a livello europeo, pertanto non ci sembra percorribile.
Non ci pare percorribile nemmeno la Ipotesi 1 proposta dal CNPI, in quanto è impensabile che perseguendo la strada dell’accorpamento così descritta, ai noi periti i industriali ci concedano la nomenclatura “tecnici per l’ingegneria”, inoltre non va dimenticato che il nostro ordinamento prevede il riconoscimento del titolo di studio e non le competenze e le professionalità acquisite, quindi anche i laureati triennali (che hanno svolto un percorso formativo più lungo e con programmi di studio più ampli) credo che non saranno d’accordo ad accoglierci.
Non sappiamo se sono considerazioni giuste, con una qualsivoglia fondatezza, ma forse i problemi vanno affrontati anche con approcci pratici e poi andando ad affrontare le questioni tecniche, come si dice è il risultato che conta, GARANTIRE DI CONTINUARE A LAVORARE PER CHI PERITO INDUSTRIALE LO E’ GIA’.
Infine, non dimentichiamoci che l’attuale governo, tra mille proclami sta comunque mettendo mano a riformare tutto il sistema Italia, ha messo le mani anche sulle camere di commercio…. Non molto lontano metterà mano anche sugli ordini…. E sapete che non siamo mai stati ben visti….
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